La nascita, lo sviluppo, la colonizzazione e i prodotti
Il Madagascar, la più grande isola africana, quasi il doppio dell’Italia, si distende da nord a sud, con una grande varietà di climi e ambienti.
L’isola è abitata dai Malgasci, una popolazione eterogenea, discendente dagli immigrati giunti qui dal Sud-Est Asiatico, dai Paesi arabi, dalle isole della Polinesia, dall’Africa e anche dall’Europa.
E difficile sapere chi fossero i primi abitanti, forse gli antenati della popolazione (poco conosciuta) che vive ancora in modo primitivo nelle steppe meridionali, di bassa statura, capelli crespi e carnagione scura.
L’isola riuscì a mantenere la propria indipendenza a lungo, ma nel 1896 divenne colonia francese e riconquistò la propria autonomia soltanto nel 1960.
La lingua ufficiale è il malagasy.
Metà della popolazione segue riti animisti, il 25% è cattolico, il 20% protestante e il 5% musulmano.
La maggior parte degli abitanti vive nell’altopiano interno, dove sorge Antananarivo (1050000 abitanti), la capitale. Si tratta di una grande metropoli che mantiene l’impronta della colonizzazione francese e detiene un curioso primato: quello di possedere il più grande mercato all’aperto del mondo. L’agricoltura non produce a sufficienza per soddisfare il fabbisogno interno.
Si trovano piantagioni di caffè, chiodi di garofano, vaniglia e pepe per l’esportazione. Abbondanti sono le risorse minerarie (cromite, grafite, pietre preziose, oro), che però non vengono sfruttate abbastanza. Si trovano anche industrie alimentari, tessili, chimiche, cartiere, cementifici.
In questi ultimi tempi il governo sta cercando di incrementare il turismo, che può contare su una natura splendida e su una fauna molto interessante.
ll Madagascar si è separato dall’Africa circa cento milioni di anni fa e da quel tempo è rimasto isolato. Animali e piante hanno avuto un’evoluzione propria e qui si trovano specie che non esistono in nessun altro luogo della Terra.
Tra le piante: le palme a ventaglio, simbolo del Paese, dette anche “palme del viaggiatore”, perché contengono molta acqua e, se incise, sono in grado di dissetare parecchie persone, e le grandi felci che ricordano quelle che nelle lontane ere rivestivano la Terra. Di straordinario interesse anche la fauna: moltissimi i rettili e gli insetti che si trovano solo qui. E poi ci sono i lemuri: un gruppo di proscimmie di dimensioni generalmente non molto grandi, con gli occhi disposti lateralmente e l’aria curiosa.
Altri animali molto caratteristici si sono estinti per la caccia indiscriminata dell’uomo. Come l’antico “aepyornis”, un uccello simile allo struzzo, alto circa 3 metri e del peso di 500 chili.